Se il convegno di sabato è stato nel segno di Raffaele Biondi, la domenica da San Siro ha messo in copertina Bruno Grizzetti, autore di un tris d’autore per tre proprietari e con tre fantini differenti. Per i colori della scuderia Blueberry (con la quale ha stretto un sodalizio a inizio anno e per la quale ha già realizzato l’interessante Faccio Io) il trainer di Viggiu’ ha presentato il debuttante Zato nel Premio Poldi Pezzoli, la maiden sui 1500 metri in pista media per cavalli di 2 anni: chiaramente ancora verde, poco reattivo al via (come anche l’altro deb Torquato), il sauro da Casamento con Carletto Fiocchi in sella ha dimostrato di possedere un discreto motore recuperando in breve i metri presi nell’avvio incerto e venendo nell’ultimo furlong ad aggredire e sopravanzare Keep On Search, che ai 200 finali aveva superato Aurelius In Love: quest’ultimo è calato nei 150 finali ma ha difeso il terzo posto dal finale tardivo dell’altro deb Torquato, anche lui verdissimo, che ha trovato una discreta azione solo nel finale.
C’è stato poi il colpaccio di Sopran Ival, la “voce” di radio pista, nel Premio Eteocle Bassi, la condizionata sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di 2 anni: la portacolori del signor Leonardo Ciampoli rientrava dalla scorsa primavera dopo due prestazioni non troppo fortunate seppure in compagnie di buon livello (l’ultima a giugno nel Crespi Listed, dove aveva provato a correre al commando): Bruno Grizzetti l’ha presentata “prontissima” e con Marcello Belli in sella l’erede da Ivawood si è dimostrata “volante” sul terreno pesante staccando i rivali e vincendo con estrema facilità. Lovely Smile lungo lo steccato è emerso al secondo posto a intervallo dalla vincitrice, mentre I Love Thisgame ha accusato la fatica ai 300 finali calando e perdendo anche il terzo posto da Jar Jar Binks.
Il tris è arrivato nel Premio Dei Velocisti, la condizionata sui 1200 metri in dirittura per cavalli di tre anni e oltre, grazie all’intramontabile Pensierieparole: con Silvano Mulas in sella, sul terreno amico il 7 anni da Exceed And Excel ai 300 finali ha piazzato una “sventagliata” terrificante, liquidando in un amen i rivali e prenotandosi sin da ora per un ruolo da protagonista per il prossimo Premio Cancelli. Zapel ha provato vanamente a parare lo scatto del vincitore ma si è dovuto adeguare al secondo posto. Valido terzo Harlem Shake, sempre nel vivo e vitale sino in fondo mentre Buonasera, dopo aver guidato dal via, è andata in leggero affanno nei 200 finali, battuta sul palo per il quarto posto da Affermative Reply.
Missione compiuta per Presley nel Premio Porta Tosa, la condizionata sui 1700 metri in pista grande per cavalli di 3 anni e oltre. Il portacolori della Quafin, con Dario Vargiu in sella, rendeva chili a tutti ma dall’alto di un superiore tasso tecnico non ha avuto difficoltà a dettar legge dal primo all’ultimo metro, controllando senza problemi Siberius, acquattato nella scia del battistrada sin dalla fase iniziale senza però riuscire ad abbozzare un vero attacco.
Sul terreno gradito e soprattutto su un percorso più selettivo di quello di Varese, Giausar è tornato a dare la sua miglior linea dominando il Premio DarK Horse Sanctuary Classic, l’handicap sui 2000 metri in pista grande per cavalli di 3 anni e oltre: con Antonio Fresu in sella per il training di Nicolo’ Simondi, il portacolori della scuderia Incolinx ha piazzato un bel cambio di marcia ai 350 finali e già all’ultimo furlong era padrone della situazione. Lo ha seguito a qualche lunghezza Un Bluffeur precedendo Albareto, invece progredito per vie interne. La Grande Assente si è arresa dopo percorso d’avanguardia, Solvang non ha saputo cambiare passo in retta.
Con uno speed efficacissimo, Anacleto ha risolto in volata il Premio Dark Horse Sanctuary Mile, l’handicap per cavalli di 3 anni e oltre sui 1600 metri in pista grande. La prova ha visto Amintore nel ruolo previsto di battistrada: sul fondo preferito e libero di impostare il ritmo, il cavallo di Maria Moneta ha allungato in progressione a metà retta e sembrava avere messo in cassaforte il risultato, ma nell’ultimo furlong si è profilata la sagoma del portacolori della scuderia Milano: ultimo lungo il percorso, il cavallo di Enrico Baldacci montato da Carlo Fiocchi (secondo successo del pomeriggio) si è fatto “tirare” la volata da So You Zen, poi ai 200 finali ha ingranato la quinta e in poche battute si è avventato sul battistrada superandolo di slancio. So You Zen ha concluso al terzo, più indietro Harbour A Secret ha preceduto gli altri.
A chiudere la riunione il Premio Lazzate, la prova meno qualitativa della riunione che però ha offerto l’occasione di rivedere in azione un soggetto interessante come Brando’s Revenge, vincitore in bello stile di una maiden pisana a fine anno e da quella data assente dalle piste: con Dario Vargiu (doppio anche per lui) in sella, il portacolori di Luciano Vitabile ha spaziato nei 400 finali con il minimo sforzo, probabilmente già pronto per alzare sensibilmente l’asticella. Annaflex lo ha seguito a intervallo davanti a Infinity Game.