Pomeriggio di belle corse da San Siro, su tutte naturalmente il Premio Certosa, la Listed sui 1000 metri in pista dritta che offriva l’occasione del rientro a The Conqueror, il principe dei velocisti italiani: il portacolori della scuderia New Age rientrava dal successo di novembre nel Premio Aloisi, ultima perla di un 2020 da incorniciare (sette vittorie e un secondo posto in otto uscite) ma nonostante gli oltre cinque mesi di stop non si è fatto trovare impreparato e ha dato l’ennesima dimostrazione della classe di cui dispone. E’ stata però una corsa che non si è messa benissimo dal punto di vista tattico perché sul favorito, come sempre velocissimo all’apertura delle gabbie, si è portato deciso Ponntos: Tore Sulas (che montava per la prima volta il campione della famiglia Villa) ha saggiamente scelto di non opporsi a oltranza all’ospite (autore di una prima frazione velocissima) gestendo più oculatamente le energie lungo lo steccato: e così ai 250 finali l’allievo di Alduino Botti ha piazzato lo scatto risolutore superando il rivale e si è mantenuto sicuro in avanti sino in fondo, centrando la vittoria nr. 16 in 25 uscite. Ottima prestazione per l’ospite spagnola Kitty Marion, finita forte lungo lo steccato a battere per il secondo posto I Am Magnetic, competitivo anche al salto di categoria con Ponntos comunque ancora quarto: al di sotto delle attese Agiato, poco seguito al betting (l’ultima prova, seppure vittoriosa, non era stata esaltante).
Nel Premio Pessano, la condizionata sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni che ha aperto il pomeriggio, il favorito Tomiz non ha avuto difficoltà ad avere ragione dei coetanei. Il portacolori della Immobiliare Casa Paola, Bruno Grizzetti al training e Fabio Branca in sella, si è limitato ad accompagnare il battistrada Bull Dozer, poi a metà retta ha accentuato la pressione e, dopo qualche piccola difesa, ha trovato l’azione giusta ed è passato facile distendendosi con una azione molto interessante. Un soggetto da tenere d’occhio con la massima attenzione, considerati i prevedibili margini di progresso. Bull Dozer ha mostrato il consueto passo monocorde e nel finale si è arreso anche a Reggiolo, autore di bel rientro; gli altri due di Cenaia si sono presto eclissati in retta.
Giornata ricca di handicap “terribili”, nel senso della massima incertezza, inevitabile pertanto qualche arrivo a grossa quota. Nel Premio Cogliate, per cavalli anziani sui 1700 metri in pista media, è stato Eiger a colpire a 20/1: l’allievo di Ridha Haboubi (alla seconda vittoria in sette giorni) era rientrato a inizio mese dopo lunghissimo stop terminando alla retroguardia ma la prova di rodaggio evidentemente gli è servita per venire molto avanti di condizione: qui Carlo Fiocchi gli ha disegnato un percorso ideale (terzo in corda mentre davanti Cima Devil imponeva bel ritmo) azzeccando i tempi dell’attacco per passare ai 200 finali e salvarsi dall’attacco contemporaneo di Sir Panino e Raysmarina. Il vincitore ha sbandato leggermente verso l’esterno nei metri finali mentre i rivali gli arrivavano addosso, ma la deviazione è stata giudicata ininfluente dalla giuria che ha così lasciato inalterato l’ordine di arrivo. Ottima la prestazione del rientrante Sir Panino, in vigorosa progressione da fondo gruppo, che ha mancato la vittoria per questione di centimetri, e ottima anche quella di Raysmarina, con non poche recriminazioni perché prima di subire la deviazione del vincitore la grigia era stata pure un pò ostacolata da Angels Tread (poi quarto) al momento di piazzare lo scatto ai 200 finali.
Oltre al Certosa, i velocisti erano in azione anche nel Premio Lavandaia, l’handicap di buona categoria sui 1200 metri per i cavalli anziani, dove Torch Lit ha firmato una vittoria “disarmante”: tornato nelle scuderie di Luciano Vitabile dopo la trasferta siracusana e affidato a Silvano Mulas, il portacolori della signora Concetta Rizza si è sistemato secondo dietro Directory (velocissimo dalla gabbia larga), si è presentato comodissimo ai 250 finali ai fianchi del rivale, lo ha liquidato senza fatica e si è involato verso il traguardo. Directory (che debuttava in handicap) ha conservato il secondo posto, mentre Storm Part è uscito bene dal gruppo e ha chiuso terzo davanti a Love Emperor, unico fra i più attesi della vigilia a figurare tra i primi.
Dopo la vittoria con The Conqueror, Tore Sulas ha concesso il bis in sella ad Amyntas nel Premio Gianni Crotti, l’handicap per cavalli anziani sui 1500 metri in pista grande: il portacolori di Stefano Botti ha risolto una spettacolare volata a tre precedendo di misura Biedermann e Hernan, con Pancake quarto a ridosso e la battistrada Elaire Noire (calata nei 200 finali) al quinto posto.
E spettacolare è stato anche l’arrivo a fruste alzate che ha visto protagonisti Storm Shelter e Bull Fighter nell’Handicap di Primavera, l’HP sui 1800 metri in pista grande valido anche come TQQ: i due ospiti toscani sono scattati a metà retta staccandosi in un vibrante testa a testa nell’ultimo furlong, con il cavallo di Marco Gasparini montato da Andrea Fele capace di arginare di misura il rivale del team Migheli. Strepitoso il rendimento del portacolori della scuderia Concarena, praticamente abbonato fisso al marcatore, mentre lo sconfitto è tornato ad esprimersi su uno standard eccellente dopo un paio di prestazioni sotto tono. Multiple Choice era ancora in prima linea ai 200 finali ma non è riuscito a replicare alla progressione dei primi due, risolvendo comunque la lotta per il terzo posto su Notturno Ligure, che aveva provato il contropiede scavalcando a traguardo lontano il battistrada Allimac; Aurelius In Love ha acciuffato sul palo il quinto posto su Moorland Spirit.
A chiudere il pomeriggio i cavalieri e le amazzoni impegnati nel Premio Ettore Bocconi, l’handicap ad invito sui 2400 metri intitolato a Pinuccio Molteni: in discesa di categoria, Miracle Of Love (Virginia Tavazzani in sella per il training di papà Aldo) ha superato bene l’esame con la distanza mai affrontata in precedenza superando a metà retta il battistrada Solitary Love e sottraendosi al finale di Agent Zero, mentre Marlengo ha chiuso al terzo posto.