Il maltempo che sta flagellando la Toscana non ha risparmiato neppure l’ippodromo Sesana questo giovedì: si sono disputate le prime quattro corse, poi come successo nel giorno di Ferragosto il cielo si è… aperto costringendo a sospendere il convegno.
In apertura i gentlemen erano impegnati nel Premio Tamia Jet, in sediolo a cavalli di 4 anni sui 1640 metri. Ci ha messo tanto (ben 22 corse) per togliersi la qualifica di maiden, ma adesso Cracker sembra aver trovato il passo giusto: il tempo di centrare un piazzamento a Follonica, e il figlio di Exploit Caf ha subito centrato la seconda vittoria della carriera: con Sandro Gori in cabina di regia, l’allievo di Enrico Fiaschi ha agito in seconda pariglia in scia a Chiquitita, ha mosso sul penultimo rettilineo aggredendo la battistrada Chachacha Si e passando già al termine dell’ultima curva e in retta, pur senza staccare, si è difeso a media di 1.16.6 dal finale di Chanel dei Colli, finita forte appena trovata la destra libera, mentre Chachacha Si ha chiuso al terzo posto.
La pioggia ha cominciato a cadere copiosamente già dalla seconda corsa, quando nel Premio Shadow Gar erano in pista i puledri a caccia della prima vittoria. Accompagnato da buone voci, l’esordiente Extra’ Gso “bagnava” il debutto con un bel percorso d’avanguardia: Roberto Vecchione ne dosava sapientemente le energie, sull’ultima curva richiamava all’allungo il portacolori di Sonia Galanti allenato da Holger Ehlert, che rispondeva bene chiudendo la partita a media di 1.19.8. Elaediz si accodava seconda dopo 700 metri e manteneva il piazzamento rientrando nel finale a Eva Doctor, che si era scoperta ad un giro dalla fine provando a impegnare il vincitore sul penultimo rettilineo. Il favorito Ezechiele Op seguiva quarto ma non riusciva mai a farsi minaccioso.
Vittoria da cavallo superiore di D’Arrigo nel Premio Occhione Jet, l’altra maiden del convegno riservata naturalmente ai cavalli di 3 anni: dopo una sgambatura incerta, Gennaro Casillo era bravo a correre ai ripari e a trovare l’assetto migliore per il portacolori della scuderia Pabi, che poi in corsa Antonio Di Nardo impiegava con estrema fiducia: dritto su Diploide per strappare il comando al rivale dopo 400 metri e poi via sul passo, prendendo un paio di lunghezze di vantaggio mantenute senza problemi sino in fondo per svettare a media di 1.15. Diploide non riusciva a portare l’attacco al rivale e doveva adeguarsi alla piazza d’onore, mentre Deyoz chiudeva terzo così come da posizioni assestatesi al via.
Punta a segno con Abramo Petral nel Premio Gem Kronos, la prova sui 1640 metri per cavalli di cat. F: l’allievo di Lamberto Barbieri era oggetto di attenzioni al betting che grazie all’abile regia di Antonio Greppi sapeva brillantemente ripagare con un nitido percorso d’avanguardia, tenendo a distanza di sicurezza i rivali a media di 1.15. Udini’ Font nel mezzo giro finali provava a portare l’attacco al vincitore e alla fine poteva consolarsi piegando per il secondo posto l’appostata Tempesta Mark.
Poi la pioggia faceva calare il sipario anche su questo convegno. Le corse non verranno recuperate nelle prossime 24 ore.