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Vis A Vis (D. Vargiu) taglia solitario il traguardo del Premio Porta Orientale (Foto Dena -Snaitech)
Vis A Vis, il profilo migliore
3 Novembre 2021

Pioggia battente e terreno per veri specialisti in questo convegno infrasettimanale a San Siro che aveva nel Premio Porta Orientale, una condizionata sui 1600 metri in pista grande per cavalli di 3 anni e oltre, la prova di cartello. Nonostante le insidie del fondo, il pronostico tecnico era rispettato in pieno da Vis A Vis: il portacolori di Stefano Botti replicava la vittoria romana di un mese fa e lo faceva in totale scioltezza, piazzando un allungo perentorio ai 400 finali con il quale staccava i rivali, richiesto solo a braccia – e solo blandamente – da Dario Vargiu. Geraldino Jet vinceva la corsa degli altri davanti a Six Pennies, mentre il battistrada Lehmi Pass, dopo essere stato sorvolato dai rivali, si riprendeva in fondo e tornava a prendersi il quarto posto su Mordimi.

I 2 anni avevano a disposizione ben quattro delle sette prove del pomeriggio, e di queste tre erano maiden. Ad aprire la riunione era proprio il Premio Triennale di Milano, sui 1800 metri della pista circolare per puledri a caccia della prima vittoria, dove forniva prestazione vigorosa Watch My Tail: alla terza uscita della carriera, il cavallo di Gianluca Verricelli dava dimostrazione di grande grinta, stamina e naturalmente adattabilità al terreno portando a termine un non facile percorso di testa considerato il veloce parziale iniziale al quale lo ha costretto Orange Blu: dopo aver rifiatato in curva, il figlio di Bated Breath tornava ad allungare in retta reagendo prima all’avanzata di Spring Breath e poi all’attacco Heavy Loading, che ai 200 finali aveva dato l’impressione di poter passare: Spring Breath fletteva leggermente nei 100 finali chiudendo terzo, fuori quadro invece Verso Il Sud, favorito appoggiato ma evidentemente poco a suo agio su questo terreno.

Nel Premio Museo del 900, sulla distanza minima dei 1000 metri non deludeva il favorito Havana Jam, colori della scuderia Blueberry, training di Alduino Botti e monta precisa ed efficace di Dario Vargiu (due successi per il jockey di Oristano); il figlio di Havana Gold teneva nel mirino il battistrada Sparkly Gomez, lo avvicinava ai 300 finali e nel finale lo sopravanzava chiaramente, nonostante qualche comprensibile difesa di carattere. Oggetto di qualche attenzione al betting, il coetaneo di Vitabile restava comunque buon secondo mentre After Effect terminava terzo a contatto.

Sempre i 2 anni erano i protagonisti del Premio Duomo di Milano, l’handicap sui 1600 metri in pista circolare: con in sella Gabriele Malune per il training di Antonio Marcialis, Pietra Roja replicava la bella vittoria varesina di un mese fa (anche lì terreno ufficialmente pesante, anche se non paragonabile a quello di S.Siro) piegando nel finale il favorito Lagomago dopo averlo seguito nell’allungo ai 250 finali con il quale si era sbarazzato del battistrada Che Pazienza. Per il terzo posto Ciclone D’Anagni superava Lethal Woman, rimasta un pò sul passo nell’ultimo furlong.

C’era poi il Premio Arengario, una maiden per sole femmine di 2 anni sui 1800 metri in pista circolare, che la deb Friday Night risolveva in bello stile: la portacolori della New Age, per il training di Endo Botti e Cristiana Brivio, si acquattava in scia alla battistrada Valzer, in retta si presentava all’interno della rivale per sopravanzarla ai 300 finali e controllarla sino in fondo, con Salvatore Sulas on board. Valzer vedeva ancora rimandato l’appuntamento con la vittoria, ma dimostrava comunque la costanza di rendimento mentre a intervallo Flash of The Blade emergeva al terzo posto.

Forma ritrovata e attitudine al terreno alla base del successo di Elisir nel Premio Serio, l’handicap sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni e oltre: in barba ai chili in più per il successo ottenuto sulla pista, la portacolori di casa Giannotti sapeva piazzare un allungo autorevole, passando ai 400 finali e tenendo botta sino in fondo agli attacchi di Enigma Code, che sul terreno faticoso tornava ad esprimersi sui migliori livelli. Storm Part seguiva le mosse dei due rivali e respingeva per il terzo posto una brillante Jeux de Prestige.

In chiusura Goccia Bianca confermava l’ottima vena del periodo siglando il Premio Casorezzo, l’handicap sui 1600 metri in circolare per cavalli di tre anni e oltre. Sara Del Fabbro interpretava con estrema fiducia la cavalla del team Gonnelli, progredendo per corsie larghe in curva e attaccando a traguardo ancora lontano Fine Dream: una volta debellata la resistenza della battistrada, la figlia di Casamento doveva respingere l’attacco di Spietata, che ai 200 finali dava pure l’impressione di passare, ma Goccia Bianca sul passo rientrava alla rivale e tagliava il traguardo con mezza lunghezza di vantaggio. Value finiva bene al traino al terzo posto.