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Wait Forever sul traguardo del Premio Natale di Roma (Foto Dena - Snaitech)
Wait Forever e Presley, rientri eccellenti
24 Marzo 2019

Domenica “romana” a San Siro, con il Premio Circo Massimo e il Natale di Roma, le due Listed ereditate da Capannelle, a reggere il cartellone e con Alduino Botti e Dario Vargiu a monopolizzare la scena con un poker di successi a testa, tre dei quali ottenuti in coppia. Partiamo dal Premio Natale di Roma, la Listed sui 1600 metri in pista grande, nella quale Checkmark, apripista per il vincitore del Parioli 2018, ha imposto una bella andatura dopo aver scavalcato Greg Pass: il primo a muovere a inizio dirittura è stato Poeta Diletto, prontamente pedinato da Wait Forever, mentre non ha saputo rispondere Villabate, l’altro atteso protagonista della vigilia: a metà dirittura il battistrada ha esaurito il suo compito, Poeta Diletto lo ha liquidato ma Wait Forever era subito lì a ridosso, carico come una molla, e infatti appena sollecitato da Dario Vargiu il figlio di Camelot è passato netto allungando con autorità. Piccolo di mole ma generosissimo e tremendamente efficace nell’azione, Wait Forever ha fornito eccellente rientro centrando la quinta vittoria in undici uscite. Poeta Diletto si è dovuto adeguare al secondo posto dietro il compagno di training, Greg Pass ha chiuso terzo davanti all’alleato Villabate, nettamente al di sotto della attese.

Decisamente più “tattico” è stato lo svolgimento del Premio Circo Massimo, la Listed sui 2000 metri in pista grande: com’era prevedibile, Presley (training di Alduino Botti) è andato in breve in avanti e ha potuto impostare il suo ritmo, ben gestito da Carlo Fiocchi non ha ceduto di un metro in retta e ha centrato il bersaglio dimostrando di essere già su uno standard apprezzabile. Alla quarta uscita, Azzurro Cobalto ha perso l’imbattibilità ma con attenuanti e soprattutto dimostrando di essere all’altezza di due quotati rivali. Anche Time To Choose ha pagato lo svolgimento tattico, comunque è lì, terzo a ridosso, e sicuramente la corsa gli servirà per affinare la condizione per i prossimi ingaggi, mentre Sir Vales si è eclissato a inizio dirittura quando il ritmo si è impennato.

Ad aprire il convegno il Premio Nure, un handicap sui 1400 metri in pista dritta per femmine di 4 anni e oltre: Dario Vargiu ha subito piazzato la zampata con Eufemia, ma la portacolori della scuderia Quafin allenata da Alduino Botti ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per venire a capo di una coriacea Kha Zix, che ha opposto una fiera resistenza nei 400 finali. Terza a ridosso Abbey Road, finita forte al largo di tutti dopo corsa d’attesa; Wake Gold è un pò calata nell’ultimo furlong, poco incisiva Gabriella.

Nel Premio Missaglia, handicap per cavalli di 3 anni sui 1500 metri in pista media, è arrivata la prima vittoria della carriera per Universal Secret: la portacolori Dioscuri ha scortato dal via Sharkattack aumentando il pressing in retta per passare ai 300 finali e tenere in rispetto I Believe In You, regalando a Dario Vargiu e Alduino Botti il bis immediato. I Believe In You ha provato la rincorsa comportandosi comunque bene. Houskhel è stato lì a giocarsela con il rivale di Goldin fino all’ultimo furlong calando nei 100 metri finali, rimontato all’interno da Natam (un pò preso in velocità ai 400 finali) e da Its A Good Deal all’esterno.

Bloody Love non aveva mai corso sui 1200 metri, più in generale non aveva mai provato la pista dritta, ma il portacolori della Razza Latina si è dimostrato adattissimo al tracciato risolvendo di forza il Premio Cloridano, HP per cavalli di 3 anni, altra tradizionale prova romana: con Pierantonio Convertino in sella per il training di Endo Botti, il figlio di Rip Van Winkle ha allungato ai 300 finali in coppia con Jeeg Robot e nell’ultimo furlong ha preso chiaramente la meglio sul rivale finendo ancora in bella spinta. Terzo posto per Fair Excel, unico a tenere il passo dei primi due, mentre l’atteso Boccioni non ha saputo cambiare marcia ai 300 finali chiudendo al quarto posto.

Ben rientrato otto giorni fa nel Premio Apertura, Belkhab ha risolto in maniera perentoria il Premio Terdoppio, l’handicap sui 1400 metri in dirittura per cavalli di 4 anni e oltre: in seconda linea in scia a Lost Angel, il cavallo di Natalino Urracci non appena ha trovato il varco ha piazzato allungo imparabile staccandosi netto dai rivali, regalando a Dario Vargiu in versione “cannibale” il quarto successo del pomeriggio. Un ottimo Ragstone Sand è emerso al secondo posto su Brillante Blu, a sua volta finito bene tra i cavalli.

Secondo successo su tre uscite per Passion Return, un erede da Casamento che, da quanto fatto vedere, potrebbe avere margini ulteriori di miglioramento. Poco considerato nonostante il bel successo varesino su cui restava, l’allievo di Gianluca Verricelli montato da Pasquale Emmanuele ha trovato un treno di corsa molto sostenuto e in retta ha piazzato una bella progressione passando di slancio ai 200 finali. Lodai non è riuscito a parare l’avanzata del vincitore ma è emerso al secondo posto su Address Dream, unico degli animatori della prima parte a reggere sino in fondo. Van Winkle è avanzato in curva ma ai 400 finali non è riuscito a venire ulteriormente avanti.

Anche l’ippodromo San Siro ha voluto omaggiare la figura di Mil Borromeo osservando un minuto di silenzio in onore del grande trainer milanese prematuramente scomparso: in segno di lutto, in tutte le corse i fantini hanno indossato un cap nero.